mercoledì 25 luglio 2012

Anche questo... è Villaurbana!

Il 18 luglio scorso ho incontrato a Torregrande il Sen. Lucio Abis, ex sindaco di Villaurbana. Mi sono presentato, si ricordava però di mio padre che abitava vicino alla piazzetta. Conversando mi ha detto che il Generale Carta sarà a Villaurbana  il 20 luglio per donare alla parrocchia Santa Margherita un dipinto raffigurante la Santa patrona.
Ho fatto due più due: il generale Carta...ma non sarà mica Angelino?
Sì è lui... Mi ha fatto piacere incontrarlo dopo circa quarant'anni. Percorsi diversi di vita... ma pur sempre è rimasta una stima reciproca. Elementari, medie, e quell'agosto torrido della prima superiore alle prese con l'algebra...bei tempi!

Anche questo... è Villaurbana!

Angelino mi ha parlato poi della sua devozione a Santa Margherita e ha pensato di donare (insieme alla sua gentile signora Jane Carolyn Murray) questa opera del pittore Michele Gianfrancesco alla sua parrocchia. 
Scrivo "sua parrocchia" perchè Angelino è nato a Villaurbana come me, ma soprattutto, si sente villaurbanese anche se il suo lavoro è altrove.
Questo vale per tutti i villaurbanesi che per vari motivi non risiedono a Villaurbana.

Noi che amiamo Villaurbana...




Santa Margherita
Secondo un’antica tradizione, Santa Margherita - patrona della parrocchia di Villaurbana di Oristano - nacque nel 275 ad Antiochia di Pisidia e vi morì il 20 luglio 290, all’età di soli 15 anni. Il suo incontro con Cristo risale a dopo la morte della madre, quando il padre, che era un sacerdote pagano, l'affidò a una balia, che, clandestinamente, praticava la fede cristiana durante la persecuzione di Diocleziano. Tornata a vivere nella casa del padre, Margherita gli raccontò che l’incontro con Gesù le aveva definitivamente cambiato la vita. Allora il padre decise di allontanarla per sempre. Margherita tornò dalla sua balia, che la adottò e le affidò la cura del gregge. Forse anche per questo la Santa è considerata protettrice dei contadini, delle balie e delle partorienti e la sua intercessione viene anche per superare l’infertilità. Un giorno, mentre Margherita conduceva le pecore al pascolo, fu notata dal nuovo governatore della provincia, Olibrio, rimasto colpito dalla sua bellezza. Egli cercò in ogni modo di distoglierla dal cristianesimo, chiedendole di sposarlo. Ma Margherita rifiutò la sua proposta, dicendo che ormai ella aveva definitivamente offerto la propria vita allo Sposo celeste, Gesù, a cui ella non avrebbe mai rinunciato per nulla di terreno. Umiliato, Olibrio ordinò di arrestarla e di fustigarla con fiaccole accese. Si dice che, durante la prigionia, Margherita abbia anche subìto l’assalto di un drago, prodigiosamente scomparso non appena ella si fece il segno della croce. L'ira del governatore si accese ulteriormente, ordinando che Margherita fosse decapitata sulla pubblica piazza. Per ricordare questa vicenda, la Santa viene raffigurata con la croce (simbolo della fede) e la palma (simbolo del martirio), poste entrambe nella sua mano sinistra.
Nella pregevole opera artistica, realizzata dal Maestro Michele Gianfrancesco  su tela verticale di metri 1,60x2,20, la Santa viene raffigurata con il drago sotto i piedi e attorniata dagli angeli in cielo, e trova posto anche la Chiesa parrocchiale di Villaurbana, a lei dedicata. L’opera è stata concepita e realizzata con l’unico intento di abbellire la Chiesa di Villaurbana e soprattutto di alimentare la devozione a Santa Margherita, propiziandone l’aiuto per tutte le esigenze spirituali e materiali della comunità.


Immaginetta di Santa Margherita, approvata dall'Arcivescovo Metropolita di Oristano, 
Mons. Ignazio Sanna, il 20 luglio 2012.


Michele Gianfrancesco
Il pittore Michele Gianfrancesco, nato a Verzino (Kr) il 5 giugno 1948, è figlio d’arte: suo nonno era pittore e scultore di professione. Nel suo studio di Caivano (Napoli), ha forgiato le sue capacità e nel napoletano ha ottenuto i primi successi. A Trieste ha frequentato la scuola del noto ritrattista prof. Perizi, diventando uno specialista del ritratto.
Ma è soprattutto nella Guardia di Finanza, in cui aveva intrapreso la carriera militare, che ha cominciato a farsi apprezzare come pittore, illustrando riviste, cartoline ed eventi del Corpo e realizzando opere ispirate all’araldica.
Ha illustrato la copertina e l’interno di vari libri, pubblicati per la sezione artistica del Circolo della Banca Nazionale del Lavoro.
Si è dedicato anche all’arte sacra. Per il Comando Generale della Guardia di Finanza, ha realizzato un Crocefisso, un San Matteo patrono dei Finanzieri, e un San Pio da Pietrelcina.
Per la chiesa romana di Santa Domenica Maria Mazzarello ha eseguito una pala d’altare dedicata alla Santa, benedetta da Sua Santità Giovanni Paolo II.
Per la chiesa dell’Immacolata Concezione a Via Veneto in Roma, ha eseguito un grande ritratto del Venerabile Padre Mariano da Torino, collocato accanto alle opere di due grandi artisti del passato (il San Michele di Guido Reni e il Cristo Deriso di Gherardo delle Notti).
Per San Giovanni Rotondo (FG), ha realizzato un ritratto di Fra’ Modestino, discepolo di San Pio da Pietrelcina. Per una chiesa di Caivano (NA), ha realizzato una pala d’altare dedicata a San Giuseppe Moscati. Per Collevalenza (PG), ha realizzato un quadro della Serva di Dio Madre Speranza del Gesù Misericordioso.
Altri suoi dipinti sono collocati in varie Chiese d’Italia.
Le sue opere si trovano presso gallerie d’arte e collezionisti privati, in Italia e all’estero.
Ha esposto insieme ai maestri capiscuola Franco La Motta e Alfonso Grassi. L’ultima sua mostra personale ha avuto luogo a Roma presso Palazzo Barberini - Circolo Ufficiali delle Forze Armate.
Ha ottenuto riconoscimenti di primi premi sia in Italia che all’estero e più volte è stato chiamato a far parte di commissioni artistiche.
Qualificati critici italiani hanno espresso giudizi lusinghieri sulla sua arte. Recensioni sono apparse su quotidiani, libri e riviste specializzate e la sua opera è stata illustrata in vari servizi televisivi e radiofonici.
È Cavaliere Ufficiale della Repubblica per meriti artistici.




In queste immagini, gentilmente concesse dal Sindaco di Villaurbana Antonello Garau, alcuni momenti della Festa patronale in onore di Santa Margherita.
Dalla sinistra: il Generale di Brigata Angelino Marco Carta, il Sindaco di Villaurbana Antonello Garau e il Maestro Michele Gianfrancesco.






2 commenti:

Matteo Farioli ha detto...

Un maestoso e bellissimo dipinto!
Il particolare della chiesa di Villaurbana (OR), in basso a sinistra, "personalizza" ulteriormente l'opera!
Vorrei ricordare, però, che Santa Margherita d'Antiochia è protettrice e patrona di numerose località italiane, tra le quali:
* Albese con Cassano (CO)
* Balmuccia (VC)
* Baradili (OR)
* Bionaz (AO)
* Bocenago (TN)
* Brusaporto (BG)
* Bultei (SS)
* Busto Garolfo (MI) copatrona
* Campodoro (PD)
* Caronno Pertusella (VA)
* Casteldelfino (CN)
* Castelluccio Superiore (PZ)
* Castelnuovo Asolano (MN)
* Castino (CN) copatrona
* Colorno (PR)
* Coreno Ausonio (FR)
* Cusio (BG)
* Diano Arentino (IM)
* Godega di Sant'Urbano (TV)
* Laerru (SS)
* Latiano (BR)
* Licodia Eubea (CT)
* Madrignano di Calice al Cornoviglio (SP)
* Meina (NO)
* Montefiascone (VT)
* Naz-Sciaves (BZ)
* Olevano Romano (RM)
* Pandino (CR)
* Pettorano sul Gizio (AQ)
* Pontedassio (IM)
* Posina (VI)
* Premeno (VB)
* Refrontolo (TV)
* Roddino (CN)
* Sappada (BL)
* Tavagnasco (TO)
* Usmate Velate (MB)
* Vaie (TO)
* Vernazza (SP)
* Vigonza (PD)[senza fonte]
* Villamagna (CH)
* Villaurbana (OR)

Unknown ha detto...

Può un quadro diventare lo specchio dell'anima e avvicinare Il figlio di Dio al suo creatore? In questo dipinto ci sono tutti gli elementi necessari ad adempiere a tale scopo. L'arte spirituale trascende gli stati emotivi, liberandosi dalle catene materiali per approdare ad un livello superiore. L'artista ha infuso nei colori della sua maestosa opera la speranza di un futuro mondo migliore promesso nell'ispirata Parola di Dio, la Bibbia. In sintesi, Un quadro, carico di simbologia e insegnamenti morali, che attrae lo spirito elevandolo oltre gli elementi posti nella tela.